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Una precedente controparete isolante non ha fermato la muffa
La muffa ha continuato a proliferare nonostante la precedente installazione di una controparete isolante.
Le muffe nere hanno invaso una sezione del soffitto, crescevano persino sopra il pannello isolante, quasi a sfidare l’intervento eseguito. Era necessario riequilibrare l’umidità ormai fuori controllo.
Indice dei contenuti
Il problema
La muffa cresceva in modo intenso sulla controparete e su una parte del soffitto.
Le camere storicamente soffrivano di problemi di muffa, quindi era stata creato un rivestimento isolante che doveva eliminarla.
La contaminazione è peggiorata con la comparsa di muffe nere sul soffitto, sulla parte inferiore dei pannelli, lungo i bordi del soffitto e dietro l’isolamento termico.
Soluzione al problema
Abbiamo affrontato questa situazione di muffa da pareti fredde e umidità eccessiva a Bergamo in due modi:
assicurare un costante bilanciamento dell’umidità interna utilizzando specifici pannelli termoigroscopici di 3 cm di spessore;
isolando termicamente, includendo il soffitto per 40 cm dal perimetro verso l’interno per eliminare i ponti termici. La pittura era progettata per prevenire la formazione di muffe.
Risultato ottenuto
Dopo aver ripristinato la salubrità delle stanze effettuando la decontaminazione da muffe e spore aerodisperse, abbiamo proceduto con l’isolamento.
I pannelli termigroscopici offrono un isolamento termico ottimale, efficace anche quando l’umidità della stanza supera il 55% a 20°C.
Il materiale igroscopico ad alta traspirabilità svolge un effetto “polmone”, riequilibrando in modo naturale gli eccessi di vapore.
Il problema
La tregua era durata alcuni anni, un periodo probabilmente troppo breve per giustificare il precedente lavoro di isolamento termico svolto.
Le muffe, che non avrebbero dovuto riaffiorare, avevano scatenato una contaminazione presto incontrollabile.
I proprietari erano particolarmente preoccupati poiché la camera da letto non veniva utilizzata, ed erano a conoscenza che le stanze dove soggiorna una persona sono più a rischio per via dell’umidità che si accumula, e non comprendevano perché accadesse tutto questo.
Siamo a Bergamo in un’abitazione casa su un unico livello, che storicamente soffriva di problemi di muffa e umidità in due stanze, ancora irrisolti.
Isolare le pareti fredde avrebbe risolto, con garanzia
Le operazioni effettuate in passato, progettate per eliminare la muffa e suggerite ai proprietari, prevedevano l’applicazione di un rivestimento isolante a controparete.
Il materiale promesso era altamente performante.
Tuttavia, gli applicatori avevano trascurato di considerare che il materiale da solo non avrebbe risolto il problema. Infatti, non erano stati in grado di identificare completamente le dinamiche presenti all’interno delle stanze.
Isolare le pareti senza tener conto dell’umidità che favorisce la formazione di muffe, aveva portato a una contaminazione estesa e diffusa, persino sopra il rivestimento isolante.
La nostra diagnosi ha rivelato due aspetti importanti:
1) presenza di ponti termici
2) eccesso di umidità e incremento della dispersione del calore dal soffitto
Non è il materiale il punto di partenza. Lo è la diagnosi delle dinamiche delle muffe
La nostra diagnosi si basa su un metodo di indagine collaudato che si fonda su conoscenze scientifiche riguardanti le dinamiche delle muffe.
Il tipo di muffa presente nella stanza ci ha permesso di capire che le cause erano almeno due.
Le muffe nere, estremamente scure e concentrate in aree specifiche come quelle che abbiamo osservato, sono tipiche di superfici con un alto tasso di umidità relativa.
Comprendere questo aspetto ci ha consentito di focalizzarci su due criticità principali:
- la presenza di marcati ponti termici sul soffitto
- l’assenza di controllo dell’umidità relativa
Sebbene la stanza non fosse più in uso, il vapore acqueo continuava a penetrarvi, dirigendosi verso le aree più deboli delle pareti e del soffitto.
Ciò creava le condizioni ideali per la crescita della muffa.

Soluzione al problema
Il passaggio iniziale cruciale è stato focalizzarci sul ristabilire la salubrità degli ambienti colpiti dalle muffe, così come di quelli privi di muffe visibili, per decontaminarli dalle spore presenti nell’aria.
Eliminare interamente il materiale isolante della contro parete originale è stato il secondo passo.
Applicare i pannelli termoigroscopici sulle superfici esposte delle pareti, inclusi i profili del soffitto, e rifinire con materiali rasanti e vernici resistenti alla formazione di muffe sono stati i passaggi conclusivi.



Decontaminare dalle muffe
È risaputo che la varechina e l’antimuffa non rimuovono efficacemente la muffa né neutralizzano le spore. Il loro odore intenso è dannoso a causa del cloro, rendendoli inadatti all’uso su mobili e pavimenti.
Il nostro sistema di decontaminazione delle muffe per abitazioni a Bergamo agisce sia sull’ambiente che su tutte le superfici.
Parete più calda e protetta dall’umidità
Specifici pannelli termoigroscopici che offrono isolamento termico e assorbono l’eccesso di umidità prevengono la formazione di muffa.
Un duplice beneficio dato da un materiale versatile con uno spessore di soli 3 cm, che protegge in modo efficiente le pareti fredde e umide.
Lo abbiamo applicato anche sul soffitto per circa 40 cm dal bordo.
Eliminare i ponti termici
La nicchia del termosifone è una parete più sottile che si raffredda rapidamente.
È un significativo ponte termico, simile agli angoli, ai bordi del soffitto e alle pareti esposte a nord, e non deve essere trascurata.
La contro parete andava rimossa
È stato indispensabile rimuovere completamente la contro parete esistente. Anche se il materiale isolante proteggeva dal freddo, non riusciva a controllare l’umidità della stanza, favorendo così la formazione di muffe.
Inoltre, il rivestimento in cartongesso, con la sua pellicola di carta che tratteneva l’umidità, favoriva la germinazione delle spore.
Risultato ottenuto
Abbiamo completato la decontaminazione da muffe e spore in mezza giornata, trattando anche armadi e arredi, senza bisogno di svuotare le stanze.
Gli ambienti sono tornati immediatamente abitabili, senza disagi o odori chimici.
I clienti hanno rimosso i termosifoni per consentire l’installazione ottimale dei pannelli termoigroscopici nelle nicchie.
Con uno spessore massimo di 3,5 cm, questi pannelli isolano le nicchie senza bisogno di estendere i tubi dell’impianto di riscaldamento, anche se potrebbe essere necessario a seconda della lunghezza dei tubi già presenti.
Rimuovendo il vecchio rivestimento isolante termico, è stata scoperta la muffa cresciuta in aree precedentemente nascoste alla vista e quindi non rilevabili.
Grazie al rivestimento termoigroscopico, le pareti offrono un eccellente isolamento termico e sono in grado di assorbire l’umidità in eccesso quando si presenta, mantenendo comunque una resistenza alle muffe.
Questa protezione è stata estesa anche a una porzione di 40 cm del soffitto, poiché era necessario eliminare un ponte termico presente in quell’area.



Il rivestimento rasante e la pittura finale sono stati sviluppati per offrire una protezione aggiuntiva contro il ritorno delle muffe.
Il loro alto valore di pH, inadatto e ostile per le muffe, insieme alla naturale igroscopicità, aiutano a controllare l’umidità e impedire la germinazione delle spore di muffa.
Abbiamo identificato e risolto tutte le priorità, grazie alla diagnosi iniziale che effettuiamo per ogni problema di muffa, umidità e pareti fredde.

Soluzione per Pareti Fredde e Umidità Bergamo
Parete con pannello Termoigroscopico posato
