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Patente a Crediti per il settore edile
Dal 1° ottobre, Imprese e lavoratori Autonomi devono possedere la patente a crediti per poter operare e avviare nuovi cantieri
Patente a Crediti per l’Edilizia
A partire dal 1 Ottobre 2024, gli operatori del settore edile saranno obbligati a ottenere la patente a crediti per poter lavorare e avviare nuovi cantieri.
Che cos’è la patente a crediti per l’edilizia e perché è importante sapere come funziona.
Senza la patente a crediti, oltre all’impossibilità di lavorare, si rischiano sanzioni e multe salate.
Si può anche incorrere nella revoca della patente, con l’obbligo di attendere 12 mesi prima di poterla richiedere nuovamente.
Dodici mesi durante i quali non sarà più concesso dare avvio a nuovi cantieri e lavorare.
Per chi è obbligatoria
La patente a crediti del settore edile è obbligatoria per molte categorie e soggetti, ma non per tutti.
Sono obbligati ad avere la patente:
- Tutte le imprese edili che eseguono opere in cantieri temporanei o mobili
- Tutti i lavoratori autonomi, gli artigiani, che operano fisicamente in cantiere: elettricisti, idraulici, cartongessisti, muratori, installatori e posatori di ogni settore, imbianchini, stuccatori, operatori nelle impermeabilizzazioni, escavatoristi…
Rientrano nelle opere edili del primo punto, anche quelle di ingegneria civile e di pubblica utilità.

Chi non deve richiederla
Alcuni operatori del settore sono esentati dall’obbligo di richiedere la patente. Possono lavorare all’interno del cantiere senza rischiare sanzioni, anche se non possiedono l’attestato digitale richiesto dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL).
Tra le imprese edili, quelle che non necessitano dell’attestazione sono:
- le imprese con attestazione SOA in classifica III – classifica tre
Tra gli operatori, invece, gli unici esonerati sono coloro i quali prestano attività di tipo intellettuale.
In pratica chi non esegue manualmente i lavori, ma ha un ruolo prettamente di organizzazione, controllo, supervisione, etc.
La patente a crediti non è obbligatoria per:
- ingegneri
- architetti
- geometri
- direttore lavori
- progettista
- responsabile addetto alle supervisioni dei lavori o alla gestione/organizzazione della forza lavoro
Come richiedere la patente a crediti
Sono previsti due passaggi per ottenere la patente in formato digitale.
A partire dal 1 Ottobre 2024 sarà possibile inviare un’autocertificazione in cui gli interessati dichiarano di possedere i requisiti per lavorare.
L’invio deve avvenire esclusivamente tramite PEC scrivendo all’indirizzo: dichiarazionepatente@pec.ispettorato.gov.it
Questa autocertificazione consente di continuare i lavori e avviarne di nuovi per tutto il mese, anche se non si possiede ancora l’attestato in formato digitale.
Allo stesso modo, non saranno previste sanzioni o sospensioni per tutto il mese di ottobre.

Le cose cambiano a partire dal 1 Novembre 2024.
A partire da questa data, sarà obbligatorio inviare la richiesta per il rilascio della patente a crediti per poter lavorare.
Tramite il portale dell’ispettorato raggiungibile all’indirizzo https://servizi.ispettorato.gov.it/ è possibile inviare la richiesta per ottenere la patente.
Sarà necessario fornire dettagli specifici sulla propria attività, utilizzati dall’INL per valutare il possesso dei requisiti richiesti.
Imprese e autonomi dovranno presentare differenti documenti e certificati.
Tra i fondamentali ritroviamo l’attestato di iscrizione alle Camera di Commercio, il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva), la certificazione della regolarità contributiva, e per le imprese il DVR (Documento di Valutazione dei Rischi).
Il mancato rispetto di questi due obblighi entro le scadenze previste comporterà pesanti sanzioni amministrative.
Per le imprese e gli autonomi la multa corrisponde al 10% dell’importo complessivo dei lavori, con un importo minimo fissato a €6.000.
La patente a crediti può venire sospesa o revocata.
La conseguenza è dover attendere 12 mesi prima di poterla richiedere nuovamente. Dodici mesi durante i quali non sarà più concesso avviare nuovi cantieri o svolgere attività lavorative.
Esistono varie ragioni per la revoca, principalmente legate all’omissione di dati e documenti, alla perdita dei requisiti fiscali o alla mancata conformità alle normative vigenti.
In caso di revoca, non sarà possibile lavorare per un periodo di 12 mesi.
La sospensione si verifica a causa di incidenti sul lavoro. L’ispettorato competente stabilirà la durata della sospensione in base alla gravità dell’incidente. Tuttavia, non supererà mai i 12 mesi.
Obblighi del Professionista, Direttore Lavori, Committente
Anche chi non necessita della patente ha degli obblighi se presente in cantiere.
Infatti i professionisti che dirigono i lavori, che supervisionano il personale e hanno il ruolo di Direttore Lavori (DL), hanno l’obbligo di assicurarsi che tutti gli operatori autonomi e l’impresa abbiano inviato la PEC entro Ottobre 2024 e richiesto la patente a crediti entro Novembre 2024, anche in caso di subappalto.
Ma non è tutto!
Il committente ha anche delle responsabilità da rispettare.
Infatti deve esso stesso accertarsi e verificare che chi esegue i lavori possegga la patente.
Quando incarico un’impresa o un artigiano per lavori nella mia abitazione, devo verificare che tutti gli operatori dispongano di una patente a crediti valida e con il punteggio adeguato.
Perché anche il committente viene sanzionato se non esegue la verifica.
Professionisti e committente possono essere multati con sanzioni che vanno da €711,98 fino a €2.562,91.
Decreto di riferimento: D.M 132/2024.
Obbligo introdotto dall’art. 29, comma 19 del D.L. 19/2024
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